sabato 24 ottobre 2009

La pubblicità ti guarda!

Negli USA ed in Inghilterra (prossimamente in tutto il mondo) , facendo un giro nei grandi centri commerciali ci si può imbattere in display digitali che propongono pubblicità video : in queste situazioni c’è una certa probabilità che quella pubblicità stia “guardando te”… Si chiama Advertising Proattivo.
Cominciano infatti ad essere utilizzate tecnologie che “tracciano” le caratteristiche somatiche dei volti delle persone (che stanno guardando) grazie a delle piccole videocamere inserite negli schermi che trasmettono la pubblicità: un software particolare può determinare il sesso, l’età approssimata e (entro certi limiti) anche l’etnia di coloro che rivolgono il viso verso gli schermi stessi. Ma a cosa serve tutto ciò ? Beh, dal punto di vista di chi fa advertising è evidente! In tal modo possono essere riprodotte pubblicità molto più appetibili per il target dell’ audience che sta guardando in quel momento, in tempo reale : ecco che l’efficacia di questo strumento di marketing aumenta esponenzialmente .
Il software può categorizzare solo in certi range le persone “osservate”, ad esempio adolescenti, giovani, persone di mezza età e anziani, proponendo ad esempio prodotti cosmetici se identifica delle donne di mezza età, dei rasoi se l’attenzione allo schermo è rivolta da parte di uomini, ecc…
Ovviamente, oltre ad agire per la proposizione di pubblicità mirata in tempo reale, il tutto permette di registrare i dati per analisi successive, il che rappresenta una indagine di mercato dal valore notevole per i pubblicitari che vogliono sapere quando efficacemente stanno raggiungendo il loro target. Anche se l’utilizzo di questa tecnologia è attualmente limitato, le previsioni sembrano indicare che nei prossimi dieci anni vi si rivolgerà molto interesse e probabilmente diventerà una realtà largamente diffusa, e non solo nei luoghi pubblici … In un futuro non troppo lontano anche guardare un video online sul tuo pc potrebbe permettere a questi advertisers di raccogliere informazioni molto più dettagliate di quanto avviene attualmente su chi sei e sul tuo grado di “coinvolgimento” .
Qualcuno potrebbe sollevare delle obiezioni sul fatto che questo marketing targetizzato sia utilizzato a discapito della privacy dell’individuo?

Dal 26 al 28 Ottobre a Salerno

I valori tipici del mediterraneo sono al centro del dibattito di “Euromed” – Managerial and Entrepreneurial Developments in the Mediterranean Area. Un appuntamento accademico e non solo di primissimo piano tra gli eventi in agenda nel 2009. Organizzata dall’Università degli Studi di Salerno, Dipartimento Studi e Ricerche Aziendali (DISTRA), Accademia di Management Mediterraneo, Euromed Research Business Institute(EMRBI) e University of Nicosia (Cipro), la conferenza ha come obiettivo primario quello di costruire reti di condivisione di conoscenza per rendere omogeneo e qualitativamente migliore lo sviluppo del bacino mediterraneo.
L’attenzione verso una delle zona europee molto spesso di difficile gestione e nota per lo più per essere inteso, non sempre con accezioni positive, come il cosiddetto “meridione d’Europa” è, invece, portatore di eccellenze ed unicità culturali senza pari al mondo. Proprio da questa necessità di rendere manifeste alcune di queste particolarità territoriali e, soprattutto, una determinata “forma mentis” di approccio al progresso, che alcuni dei maggiori studiosi di marketing management e di economia si sono dati appuntamento dal 26 al 28 Ottobre 2009, presso il campus universitario di Fisciano-Salerno, per dibattere sui recenti sviluppi di un’economia globalizzata ma anche troppo spessa incerta. Sguardo accademico e imprenditoriale si coniugano, compensandosi, nel comune intento di sostenere ed integrare al meglio valori, tradizioni e specificità locali per renderle unicità globali.
Tra i relatori, che presenzieranno durante i giorni della conferenza, ci sarà George Ritzer, uno dei maggiori studiosi del fenomeno della globalizzazione ed autore del celebre saggio “Il Mondo alla McDonald’s”. Il famoso sociologo terrà, inoltre, nella giornata conclusiva della convention una lectio magistralis dal titolo: “Rationalized Structures in the Age of Liquid Globalization: The Case of the Cathedrals and the Landscapes of Consumption”. Oded Shenkar, manager Ford e docente presso l’Ohio State University, Michael R. Czinkota, docente presso le Università di Georgetown e Birmingham, Gaetano M. Golinelli, docente presso l’Università di Roma “La Sapienza” e Eugenio Perrier, direttore marketing Mulino Bianco.
Ulteriore elemento di interesse è la sessione speciale “MED 2.0 – Oltre il marketing non convenzionale, verso un’economia della felicità”; sessione che nasce con l’obiettivo d’integrare – non solo linguisticamente – i termini e le caratteristiche del “web 2.0” con un approccio al marketing di stampo mediterraneo. Non solo, dunque, in una visione utilitaristica ma, soprattutto, nell’ottica della salvaguardia e del rispetto dell’ambiente. Un passaggio significativo che vede concentrato il dibattito dal termine “marketing” ad un più equo e condivisibile concetto di “societing”, ovvero, la capacità dell’azienda di comportarsi responsabilmente verso la propria comunità. Durante la sessione Med 2.0 interverrano anche Alex Giordano e Mirko Pallera autori del best seller “Marketing non- convenzionale” e fondatori di Ninjamarketing, i quali presenteranno il libro di John Grant “ Green Marketing, Il manifesto” edito da Brioschi.
Sito: http://www.mediterraneanmanagement.it

Su Facebook: Euromed 2009

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Programma: tutti gli eventi sono ad ingresso libero

domenica 18 ottobre 2009

Il futuro di Facebook.

Quando Facebook deciderà di aver raggiunto un numero congruo di informazioni, riceveremo offerte commerciali così dettagliate e calzanti con i nostri bisogni che faremo fatica a chiederci come hanno fatto ad arrivare proprio a noi e, una volta assuefatti a questo livello di profondità, saremo molto più motivati a fare acquisti d’impulso, specie se avremo un conto corrente online o una carta di credito.

W lo spoofing.

Advertising Spoof è un blog per raccogliere le migliori produzioni della parodia pubblicitaria e non solo..immagini e video rovesciati del loro significato originario e resi parodie di se stessi. Il web ci insegna a non prenderci troppo sul serio ed a scherzare anche con la “sacralità”: il Brand. Sempre più spesso quando un video virale raggiunge l’apice della sua popolarità, ecco che nei meandri della rete spuntano gli spoof. Solitamente si tratta di video, ma anche le immagini sono oggetto di parodia, e a volte il risultato è ancora più interessante dell’originale! L’utente consumatore non è più solo un bersaglio finale da colpire ma un guerrigliaro senza esercito che ad un certo punto alza una mano e dice: “la pubblicità ce la facciamo noi e la realizziamo come meglio crediamo..!“ Poi si organizza con altri compagni ed in 3 mosse fa scacco al re:
1. Si prende uno spot famoso sul quale si ha qualcosa da dire;
2. Lo si modifica secondo la propria “chiave critica”;
3. Lo si pubblica on-line e il gioco è fatto!
A volte le parodie vengono addirittura realizzate dal medesimo brand, perché sono un ottimo modo per creare buzz [passaparola] attorno al video originale e sono molto efficaci nel ridurre la spesa relativa ai media. Attenzione però, come sottolinea Jim Prior, Managing Director di The Parthners, “Può funzionare con i Brand che sono già di per se divertenti, e che non sono egoisti“.

sabato 17 ottobre 2009

La pubblicità che inganna.

Autore Teto
…la pubblicità al servizio del marketing del potere economico è stata ed è l’industria dell’inganno con cui si sono mascherati e consumati i più grandi delitti all’umanità ed all’ambiente. La pubblicità che, guidata dal marketing, scimmiotta la sacralità e la trasparenza della Comunicazione ha contribuito ad accelerare gli acquisti , i consumi, la produzione, il saccheggio delle risorse, l’inaridimento dei territori, l’inquinamento della vita. Un’esagerazione? Bene, non ho dubbi, se èquesto che pensi ti prego di svegliarti! Sono nel marketing da quasi 20 anni e non vivo con soddisfazione il rendermi conto di esser stato io per primo adesser plagiato per poi plagiare. Solo da un paio d’anni ho cominciato a capire e da allora sento che il mio compito è mettere a frutto le mie competenze per dar forza alla Comunicazione Costruttiva, quella che mette in accordo le persone, che individua e progetta i modelli per il benessere comune. Nella cultura mediterranea ho poi individuato il patrimonio genetico per un nuovo rinascimento…