giovedì 31 dicembre 2009

Il futuro è nella declinazione del Rinascimento

Mentre nel largo consumo la bagarre sul prezzo si fa ogni giorno sempre più accesa, finalmente un gruppo di aziende ha capito che bisogna puntare ad altri valori per uscire da una crisi che ha
esiti incerti. È il caso di RenaissanceLink, un manifesto culturale e operativo coordinato dal sociologo dei consumi Francesco Morace. Ecco i punti di partenza del manifesto che vuole sensibilizzare la business community, i politici, i media, gli opinion leader su una diversa visione del mercato e della società. È necessario, dice Morace, sperimentare la cura e il gusto nella definizione dell’esperienza che nasce dall’incontro tra la cultura e la capacità di creazione, tra la
sensibilità e la bellezza. Bisogna, sottolinea Morace, rimettere al centro la cultura del fare, l’esperienza delle Arti e dei Mestieri, l’apprendistato della Bottega Rinascimentale. Il modello del Rinascimento, infatti, mette al centro la sua capacità d’integrazione dei saperi puntando sull’alleanza tra progetto imprenditoriale, qualità territoriale e talento artistico. Bisogna considerare, dice ancora il manifesto di RenaissanceLink, considerare la città come un laboratorio aperto di incontri ed esperienze culturali, in cui le imprese illuminate tornino a giocare un ruolo decisivo nell’organizzazione sociale e nell’espressione del talento. Per arrivare a ciò bisogna
definire una convergenza fra le nuove frontiere del web, capitalismo responsabile e visione rinascimentale, incoraggiando il riconoscimento del valore, più che il profitto, la co-creazione più che la gerarchia, la sfida più che la stabilità. È necessario poi enfatizzare i valori umanistici nell’evoluzione delle organizzazioni verso le reti. RenaissanceLink deve agire da grande collettore e catalizzatore di proposte, progetti e persone per dare all’Italia una nuova prospettiva di
sviluppo.