domenica 19 dicembre 2010

Retromarketing.


Sono ricercatori e studiosi che si contrappongono alla scuola nord-americana e nord -europea di marketing. Sono professionisti francesi ed italiani. Il loro pensiero, radicato nel mondo latino, si può riassumere in questi due punti che riguardano i consumatori:
in un momento di sfrenato individualismo, si riuniscono in tribù;
diventano protagonisti attivi e non più soggetti passivi delle dinamiche del mercato.
Questi concetti si basano sugli studi fatti da Michel Maffesoli e Michel de Certeau.
Grazie a questi due sociologi di estrazione latina si è compreso che bisogna ampliare la visione delle relazioni commerciali e di business per migliorare la comprensione dei consumatori e dei mercati e per tradurle in azioni di marketing.
Il sociologo Cassano ha posto l'accento sull'importanza del limite, del senso della misura, contrapposto allo sfrenato eccesso dei consumi di stampo anglosassone. Cassano esalta la lentezza contrapponendola alla velocità, tipica dei mercati che inducono a consumare in modo veloce. Manzini, altro studioso, pone l'attenzione sulla contemplazione che non dev'essere considerata una perdita di tempo, ma un privilegio. Il compianto Fabris ci ha detto che un numero crescente di individui sembra intenzionato ad impostare la vita al ritmo più in linea con il proprio orologio interno.
In poche parole siamo in piena era post-moderna:
moderno vs tradizione
innovazione vs autenticità
ordine vs caos
globalizzazione vs localizzazione
unificazione vs frammentazione
progresso vs regresso.

domenica 5 dicembre 2010

Marketing 3.0 secondo Kotler.


Kotler e soci affermano chiaramente che il Marketing 3.0, pur continuando a essere orientato a soddisfare i bisogni e le esigenze del consumatore, amplia in modo decisivo l’ambito di riferimento nel quale se ne collocano i bisogni e le esigenze. Il concetto di consumatore evolve verso un livello superiore di persona, soggetto non solo di bisogni ma anche e soprattutto di sentimenti, valori ed emozioni.
In tempi come quelli attuali, caratterizzati da grandi cambiamenti strategici, sociali, economici e ambientali, non è più possibile considerare i comportamenti del consumatore/persona come indipendenti da tutto ciò che si manifesta nel mondo in cui vive ed opera. Il Marketing 3.0 costituisce quindi la risposta organica ai grandi cambiamenti in atto e a tal scopo va riformulato in funzione delle tre grandi forze che caratterizzano l’era attuale: lo sviluppo delle tecnologie della connettività e dell’interattività; la globalizzazione; lo sviluppo della società creativa.
La conclusione è che il marketing si trova di fronte al cambiamento più radicale della sua storia, un cambiamento né facile né breve come tutte le “rivoluzioni culturali” nella storia del pensiero. Se le imprese dovranno realizzare prodotti e servizi sempre più capaci di soddisfare le esigenze profonde di partecipazione, creatività, comunità e idealità dei consumatori/persone, i modelli organizzativi sin qui applicati dovranno essere rivisti per renderli adatti alle nuove realtà. Certo, il marketing dovrà salvaguardare molte delle impostazioni precedenti, ma dovrà progressivamente modificare l’impostazione tradizionale, sostanzialmente verticale e gerarchica, per coinvolgere sempre più le comunità e le reti di consumatori - in particolare i social networks - che ormai dominano la realtà di oggi.
fonte: esabes

domenica 28 novembre 2010

Public Camp 2010 a Bari.


Il Public Camp è un programma scientifico del Festival dell'Innovazione 2010.
“Nuove idee per grandi imprese” è lo slogan del Festival dell’Innovazione.
Giunto alla sua seconda edizione, il Festival è una manifestazione multiregionale dedicata all’innovazione praticata e a quella possibile.
Promossa dalla Regione Puglia, dall’ARTI, dalle cinque università pugliesi, dal CNR, dall’ENEA e in collaborazione con la Fiera del Levante, la manifestazione rientra nell’ambito delle attività del progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca – ILO2”, finanziato dal Programma Operativo FESR 2007-2013.
Creare occasioni di confronto e contatto tra ricerca e impresa, facilitare il dialogo tra scienza e società e creare una vetrina/laboratorio per giovani e studenti sono solo alcuni degli obiettivi della manifestazione, che si presenta come un evento complesso in cui si fondono, senza soluzione di continuità, esposizioni, mostre ed eventi.
Vuoi un consiglio da Ninja? Fai subito la valigia e parti: direzione Bari.
“Stiamo vivendo un momento di complessità senza precedenti, dove tutto si trasforma più rapidamente di quanto riusciamo a comprendere”, questa famosa citazione di Taylor M.C., potrebbe essere uno dei tantissimi motivi per partecipare al Public Camp, in modo da anticipare i trends e le trasformazioni che nei prossimi anni attraverseranno la comunicazione.
Tra i vari temi che verranno affrontati ve ne anticipiamo alcuni, quali l’economia della conoscenza, il marketing digitale, la brand reputation, il copyright/coplyleft, il design che mutano le società attraverso le continue interrelazioni.

sabato 20 novembre 2010

Il viral vincente di MSC Crociere.


Si è tenuta a bordo di Msc Splendida, la fase conclusiva del contest di viral marketing ‘Msc Friends’ che ha dichiarato Vincitore Andrea Sgaravizzi. Secondi classificati Roberto Antonacci e Loredana Dellisanti. Oggetto della competizione era la realizzazione di un video virale, della durata di 20 secondi, che avrebbe dovuto trasmettere il mood e l’essenza della community virtuale per avvicinare il mondo delle crociere a quello dei giovani. Il video vincitore racconta l’esperienza di un nativo digitale che, navigando su internet, incontra la community e ne viene catturato trasformandosi in un avatar 3d che si muove ed interagisce con le altre persone all’interno della nave.

venerdì 12 novembre 2010

Sicilia Fashion Village .


Complimenti all'agenzia che ha curato la pubblicità del primo outlet village della Sicilia.

sabato 6 novembre 2010

I Guerrilla Restaurant.


Negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna da parecchio tempo vanno di mooda i Guerrilla Restaurant, ristoranti temporanei di solito ospitati in strutture di fortuna (appartamenti, piccoli garage, scantinati) e con una apertura limitata durante la settimana. E’ quasi inutile sottolineare come questi luoghi siano illegali (al pari dei Guerrilla Gardening) ed infatti per poter pranzare o cenare in questi locali è necessario conoscere qualcuno o conoscere ilposto dve l'evento si svolge.
Sono stati una risposta alla crisi economica grazie anche alla proposta di piatti a prezzi molto bassi e di ottima qualità. Per alcuni il Guerrilla Restaurant rappresenta un ambiente familiare e molto intimo dove si creano i presupposti di nuove amicizie e conoscenze. Oggi però questo spirito altruistico e sociale si è po’ annacquato ed il fenomeno sta diventando molto più commerciale di quello che si sarebbero mai immaginati i primi sperimentatori. In troppi hanno compreso le potenzialità di questa formula e hanno deciso di cavalcare l’onda, aprendo temporaneamente ristoranti prestigiosi con prezzi esorbitanti.
tempo fa a New York erano oltre cento e sessanta a Londra. In molti adibiscono luoghi trendy per l’occasione e li fanno rimanere aperti per un tempo limitato. Poco a che fare con i Guerrilla Restaurant!
In Italia la fomula non è ancora molto conosciuta. Interessante la sua filosofia mediterranea.

sabato 9 ottobre 2010

I Manager del Mediterraneo.


foto di anto XIII
L’Istituto Superiore del Marketing con il supporto del Rotary Club Roma Tevere, della Banca di Credito Cooperativo, di Armando Curcio Editore, di NetLords, e con la partecipazione di 85 aziende, 35 President ed Amministratori Delegati, 22 Imprenditori, 18 Dirigenti Superiori, 5 Ambasciate ed una numerosa platea di personalità, organizza a Roma il Forum RoMed mettendo in campo le risorse più vitali del Paese e del Mediterraneo per promuovere la competitività, la ripresa e lo sviluppo.
Il Forum RoMed vedrà il lancio del progetto per la creazione del primo Istituto di Formazione per Esperti nella Competitività all’interno del bacino del Mediterraneo. L’Istituto ha lo scopo di creare dei professionisti che diffonderanno nei Paesi dell’Area un metodo comune di analisi dei dati per prendere le decisioni migliori e competere all’avanguardia sui mercati interni ed internazionali. Un salto culturale che promette di elevare, nel giro di cinque anni, le PMI (Piccole e Medie Imprese) del Mediterraneo al livello dei Business globali.
I migliori talenti di tutti i Paesi convergeranno a Roma, sostenuti dalle Istituzioni e dalle aziende, per un percorso comune che vede riuniti: formazione manageriale, Business Intelligence, sicurezza,Network con le Istituzioni e le Aziende.
Le relazioni internazionali che si consolideranno con il Forum RoMed sono la base per una collaborazione di tutti i corsisti RoMed alfine di creare una nuova classe dirigente mediterranea, che supporti il presente e lanci il Mediterraneo nel futuro.

mercoledì 6 ottobre 2010

I siti italiani più cliccati dagli enonauti.


"Cantine in Web", edizione n. 9,è un'indagine che www.winenews.it, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, svolge ogni anno analizzando oltre 2.350 siti per misurare lo stato dell'arte delle aziende vinicole italiane. A guidare la graduatoria si conferma la veneta Santa Margherita (www.santamargherita.com), seguita dalla pattuglia di cantine siciliane con Planeta (www.planeta.it) al secondo posto, seguita, ex-aequo, da Donnafugata (www.donnafugata.it) e Tasca d'Almerita (www.tascadalmerita.it). Ai piedi del podio, il trio Duca di Salaparuta-Vini Corvo-Cantine Florio (www.duca.it, www.vinicorvo.it, www.cantineflorio.it, le tre cantine di proprietà della Illva di Saronno). Quinto posto per il sito di Caprai (www.arnaldocaprai.it); alla posizione n. 6 Josko Gravner (www.gravner.it), seguito dalla prima new entry nella parte alta della classifica, al n. 7, Fratelli Muratori (www.arcipelagomuratori.it). Feudi di San Gregorio (www.feudi.it) sale alla posizione n. 8, seguita da Poggio Argentiera (www.poggioargentiera.com) al n. 9, e Ferrari (www.cantineferrari.it) decima. La "Top 12" si chiude con Cavit (www.cavit.it) e Berlucchi (www.berlucchi.it), alle posizioni n. 11 e 12.

venerdì 23 luglio 2010

Permission marketing.


Quante volte al giorno il consumatore si sentirà infastidito da quella martellante ed asfissiante pubblicità? Se questa è la reazione del consumatore bisognerà che le aziende riflettano sui sempre più elevati budget messi a disposizione delle funzioni marketing. Seth Godin esamina nel suo libro "Permission Marketing" le tematiche connesse all'affollamento pubblicitario nel ventunesimo secolo. Il suo interesse è quello di un buon manager che si chiede se le iniziative intraprese portino effettivamente dei vantaggi o siano solo uno spreco di risorse. La teoria di Seth Godin: il consumatore è una merce molto pregiata ed ancora molto più pregiato è il suo tempo. A poco servono gli sforzi dei creativi per attirare l'attenzione del consumatore attraverso effetti speciali o filmati ad effetto: l'intenzione è giusta, ma il procedimento è sbagliato.
Così se il nostro consumatore non è disposto ad ascoltarci, noi come lo conquistiamo? Qual è la molla che dobbiamo far scattare per attirarlo nella nostra rete? Seth è pronto a svelarvi il modo.

mercoledì 21 luglio 2010

Alex Badalic ci mancherà.


So di arrivare in forte ritardo, ma l'ho appena saputo. La notizia della morte di Alex mi ha fortemente colpito. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, ma lo seguivo con particolare interesse e con la dovuta devozione di chi riconosce un maestro. Per il marketing non convenzionale è una grossa perdita. Ci mancherà.

lunedì 21 giugno 2010

SecureBag "abbraccia" il Marketing Sensoriale.


Scegliere di colorare un prodotto per renderlo unico e facilmente riconoscibile, spesso paga. Questo è il caso di TrueStar Group SpA che con il sistema SecureBag avvolge con un film di resina colorata, ultraresistente, non inquinante e completamente reciclabile i nostri bagagli quando siamo in partenza dai principali aeroporti mondiali.
Il colore scelto per il film di resina dell’avvolgimento protettivo, piacevole alla vista, unisex, giovane e tecnico, rende il bagaglio lavorato da “TrueStar SecureBag” riconoscibile e quindi più facilmente rintracciabile anche in caso di smarrimento.
TrueStar Group SpA, azienda leader mondiale di mercato, con il sistema TrueStar SecureBag garantisce la massima sicurezza per il bagaglio e per i documenti personali del passeggero, grazie ad un sistema di avvolgimento protettivo, realizzato con un film di resina colorata, ultraresistente, non inquinante e completamente riciclabile, e alla stipula di una assicurazione con garanzia indennizzatrice dell’eventuale avvolgimento danneggiato, perdita o furto del bagaglio e/o del passaporto.

sabato 12 giugno 2010

“Agorà on air” 2010.


foto di anto XIII da flickr
Un’analisi dello scenario del marketing e della comunicazione nei diversi Paesi del bacino del Mediterraneo, la creazione di premesse per un contatto diretto tra le aziende che ricadono in questa vasta area decise ad avviare o a consolidare la loro presenza in altri mercati dello stesso bacino con qualificate organizzazioni locali, in grado di collaborare alla realizzazione delle loro strategie di marketing e comunicazione. Sono gli obiettivi di “Agorà on air”, iniziativa progettata dal Club Dirigenti Marketing, in occasione delle celebrazioni dei 25 anni della fondazione e della cerimonia di consegna dei Premi Agorà, giunti alle ventitreesima edizione.
“Agorà on air” coincide con il 25° anniversario del Club Dirigenti Marketing, fondato nel 1985 da un primo gruppo di soci, composto da imprenditori, professionisti del marketing e della comunicazione e agenti media, con l’obiettivo di diffondere la cultura del marketing e della comunicazione attraverso corsi, seminari, convegni, workshop, incontri con manager e professionisti di successo.
Tavole rotonde, convegni e premiazioni tra l’11, e il 12 giugno nell’Arsenale Borbonico di Palermo – Museo del Mare.
Ecco i premiati: Giuseppe Toro (AIL Palermo), Giuseppe Benanti (Sifi), Emilio Lombardo (Lombardo Cicli), Rossano Zappalà (Zappala), Francesco Pecorino (Pandittaino), Giuseppe Amato (I Love Sicilia), Luisa Averna (F.lli Averna Spa), Francesco Faranda (Triscele), Edoardo Governale (Fiat Center Palermo), Pietro Muraria (Kemeco), Giuseppe Orobello (Radio Margherita) Emilio Ridolfi (Pellegrino Vini), Vito Michele Zichittella (Zicaffè), Annalisa Spadola (Moak Caffè), Santi Finocchiaro (Dolfin), Giuseppe Condorelli (Condorelli), Arturo Morettino (Caffè Morettino), Manfredi Barbera (Barbera Olio), Salvatore Abate (Gruppo Abate), Antonino Salerno (Salerno Packaging), Antonio Bartoccelli (Graphised), Rino Alessi (Alessi Spa), Daniele Mirri (Damir), Maurizio Scaglione (Manzoni).
L’agenzia Selection di Milano conquista il primo posto assoluto di categoria, “Oro nazionale”, della XXXIII edizione del Premio Agorà, per la pubblicità delle chewing-gum Vigorsol Air Action della Perfetti Van Melle, e l’ “Argento nazionale” per il migliore spot televisivo, nella categoria prodotti alimentari e dolciari. Due agenzie palermitane, una catanese e una messinese si aggiudicano i premi speciali, “Argento nazionale”. Sono: Urso Pubblicità e Marketing di Palermo, per il migliore “packaging non food” (confezione) della scopa profumata “Ariella”, di Euroscope, Gomez & Mortisia, per la sezione Internet, per il migliore sito internet “I Love Mangio”; Primitif di Catania, che ha conquistato lo stesso premio per la migliore campagna in dialetto, realizzata per il cliente Virauto Spa, per un prodotto della gamma Citroën. A Messina, per il migliore annuncio stampa della categoria servizi, turismo e tempo libero, realizzato per conto di Blu Season, il premio è andato all’agenzia Gianfranco Moraci.it, per il prodotto Hotel El Jebel. Gli argenti regionali, in Sicilia, invece, sono attribuiti: all’agenzia Feedback di Palermo, cliente l’Università degli studi di Palermo, per la migliore affissione relativa ai Corsi di laurea di primo livello e corsi di laurea magistrale ex aequo con l’agenzia Gomez & Mortisia di Palermo, cliente Equalis Italia Srl, per i cibi e le bevande Equalis. Argenti regionali anche a: Sogep di Catania, per il migliore comunicato radio realizzato per Iperfamila Gruppo Abate, per il nuovo Iperfamila; all’agenzia Artebit di Catania, che ha realizzato il migliore annuncio stampa per conto di Cavallotto librerie, premio ex aequo con Gomez & Mortisia di Palermo, che si è invece occupata di Libreria S.F. Flaccovio, per Flaccovio Librerie; infine, Excalibur di Palermo, per la migliore campagna sociale regionale, in favore dell’Ail Associazione Italiana contro le leucemie linfomi e mieloma, prodotto Ail Istituzionale.

sabato 5 giugno 2010

Telepass Premium - Coccoliamo i nostri clienti


Al semaforo due impeccabili maggiordomi riempiono di premurose attenzioni gli stupiti automobilisti.
Cliente: Telepass
Agenzia: www.guerrillamarketing.it per Dnsee
Regia: C. Tassin

sabato 22 maggio 2010

Cane multivitaminico.


Per lanciare sul mercato il nuovo alimento per cani Perros multivitaminico, è stato utilizzato un cane con un guinzaglio al quale è stato attaccato un braccio finto. Come se grazie alla forza del cane il braccio fosse stato strappato dal padrone. Il cane è stato lasciato girare nei posti dove vi era maggiore concentrazione di persone con cani. Molto efficace.

sabato 15 maggio 2010

Il marketing postmoderno.


Tratto da mediterraneaonline.eu
L’interesse per il Mediterraneo è stimolato, forse, anche dalla voglia di “ritorno al passato”, al recupero delle tradizioni locali che ha riguardato in gran parte solo il settore dell’enogastronomia, ma la ricerca si allarga sempre di più alla questione identitaria. Si cercano le origini di popolazioni, Paesi, città, che possano riunire le persone in un’idea di comunità. Tendenza riscontrabile nei movimenti politici come nell’attività di marketing
“…il marketing postmoderno spinge sull’acceleratore della moltiplicazione dei sé, sino allo sconfinamento nella bulimia identitaria. Il marketing postmoderno trova una forma di bilanciamento ammettendo le possibilità di esistenza di identità composite e multidimensionali, ma riconoscendo anche limiti e rischi della frammentazione: una sorta di “dieta mediterranea” identitaria. (…) Ai principi della produttività, dell’attivismo, della competitività, della razionalità, dell’assolutismo, dominanti nell’orientamento di marketing di matrice anglosassone, il nuovo approccio sostituisce la riscoperta di valori umanistici antichi, fondati sulla consapevolezza che l’azienda è inserita in un sistema di relazioni sociali di cui non può non tenere conto. Valori antichi ma non per questo poco attuali. Gli ultimi anni hanno visto infatti riaffiorare e reimporsi nella società, principi che da sempre sono considerati fondanti l’identità delle genti del Mediterraneo; tra questi rinveniamo il senso di comunità, di rallentamenti funzionali e generatori di idee, lo spazio e il rispetto per forme di vita “altre”, il relativismo, la tradizione, l’immaginazione, l’emotività”.
La citazione è estratta da uno studio di un gruppo di ricerca dell’Università Bocconi di Milano. Si studia una possibile evoluzione del mercato del marketing che prenda in considerazione i valori che si rifanno alla tradizione mediterranea. La tradizione, non come conservazione di valori sempre uguali, ma riscoperta e interpretazione delle nostre origini alla luce dei mezzi e delle sensibilità odierne. Ci sono potenzialità enormi nei Paesi del bacino del Mediterraneo, soprattutto dal punto di vista economico. Lo sviluppo economico è sempre stato favorito dallo scambio tra culture, e il mare ne è sempre stato il tramite. Oggi potremmo forse considerare internet come “mare” dove possono trovare luogo gli scambi tra persone e personalità che permettono una crescita della conoscenza.

venerdì 7 maggio 2010

Comunicazione è condivisione.


da Pensiero Meridiano
Da anni siamo stati abituati a una comunicazione di tipo lineare, diretta, precisa. Il linguaggio che riempie anche gli interstizi del nostro quotidiano comunicare è il linguaggio della produzione e della burocrazia, dell’industria e dell’ammnistrazione. Il messaggio arriva dall’alto, attraverso i mezzi di comunicazione, inattaccabile e imprescindibile, non un’insicurezza, non una negoziazione, nessuno spazio all’approssimazione perchè chiarezza e precisione sono sinonimi di potere.
Forse da qualche tempo a questa parte non abbiamo assorbito altro che un linguaggio duro, funzionale, chiuso ad ogni tipo di interlocuzione. Ci ha plasmato l’industria, nei nostri rapporti col mondo e nei rapporti con le persone, ognuno nel suo piccolo custode del proprio messaggio e limitato nell’esperienza con l’altro. Professionali. Mondi individuali senza sintesi alla ricerca del proprio obbiettivo.
Eppure per definizione, la comunicazione è condivisione, rapporto con l’altro, con la diversità. L’incompletezza spinge all’arricchimento, invita alla partecipazione e l’approssimazione, più che un difetto, è una meravigliosa possibilità di esperienza, inesauribile perchè aperta a tutti, calda perchè invita alla relazione. Deve essere bello ripensare una comunicazione diversa, in cui la linea retta lascia il posto alla curva, in cui la certezza arrogante del professionista si apra al dubbio e alla ricerca dell’artista errante.
Ridare senso al linguaggio significa proprio riportarlo entro i binari della socialità, liberarlo dai vincoli oppressivi dei ruoli e delle certezze dogmatiche, fare in modo che riacquisti quella qualità essenziale per cui comunicazione e comunità hanno la stessa radice.

domenica 2 maggio 2010

Fai la valigia.mov


Da OYM
La città è invasa da un nuovo movimento, ideato da studenti e precari, che hanno difficoltà a pagare un affitto, visto gli stipendi da fame, e non vogliono essere chiamati bamboccioni: Fai la Valigia. Nato sul web da un gruppo Facebook, in questi giorni ha tappezzato con i suoi manifesti i muri della Capitale.
Oltre all’invasione dei manifesti “rosa”, e la presenza sul web, il movimento ha fatto parlare di sè con una azione di guerrilla. Ovvero una coppia di ragazzi – fingendosi in cerca di un’appartamento in cui abitare – ha fissato un vero appuntamento con un’agenzia immobiliare per visitare una casa in vendita a Trastevere. Ma i ragazzi del movimento si sono presentati all’appuntamento in circa trenta persone, con tanto di valigie piene di champagne, musica, trombette e coriandoli. Una vera e propria festa improvvisata, per festeggiare una casa che si ha per pochi minuti ma che non si potrà mai avere in realtà.

sabato 24 aprile 2010

Presidente da vendere.


Esce in questi giorni il libro "Presidente da vendere" di Jacques Séguéla. Edito e tradotto da Fausto Lupetti. Passato alla storia come l’autore della campagna La force tranquille che ha portato Francois Mitterrand all’Eliseo, Jacques Séguéla è l’uomo che ha messo in relazione la pubblicità con la politica guidando 20 campagne presidenziali e vincendone 19 non solo in Francia e in Europa ma anche all’Est e in America Latina, afferma: “Ne ho abbastanza dell’ipocrisia, sarò cinico. Non c’è differenza tra l’atto elettorale e l’atto di consumo. I politici rifiutano di ammetterlo, ma a loro non dispiace, sono loro che ci chiedono di aiutarli a dotarsi di questo “valore immaginario aggiunto” che caratterizza le marche… e anche i Presidenti. Il consumo è un sistema di vasi comunicanti. Una delle branche è il desiderio, l’altra la fiducia. Un prodotto non si acquista se non è in grado di offrirle entrambe. La regola è la stessa per un candidato”. “Una campagna – sostiene Séguéla – non la si vince, è l’avversario che la perde. Come definire meglio la vittoria di Sarkozy se non come disfatta di Ségolène? Stesso dicasi per la vittoria di Obama, che è stata prima di tutto la sconfitta di McCain. Il nostro ruolo è dunque di spingere all’errore quello che, dopo un po’, si finisce per chiamare semplicemente “l’Altro”. Bussola di questo viaggio e insegna del nuovo secolo, il concetto di “alter”: alter-comunicazione, come chiave della nuova lingua al potere; alter-politica, come modello di democrazia “in diretta”; e alter-società, come spinta a “cambiare vita”, cercando modelli diversi di convivenza, consumo, immaginazione.

domenica 11 aprile 2010

Ristorante de-pescizzato a Civitanova Marche.


La scorsa settimana, in occasione del 1° aprile, a Civiatanova Marche ed in alcune città limitrofe si sono svolte azioni di guerriglia marketing (comunicazione non convenzionale) ideate dal free lance Der Doctor Guerriglia.
Alcune ragazze “autorizzate al pesce d’aprile”, nelle zone di maggiore passaggio, attaccava sulle giacche dei passanti un adesivo che riproduceva la scritta “locanda de-pescizzata”, promuovendo la "Locanda del grigliatore", nella quale è rigorosamente vietato mangiare pesce, ma solo carne alla griglia. Ottime carni di qualsiasi tipo, dalla classica fiorentina a quella argentina cotte rigorosamente al sangue. La campagna pubblicitaria è stata un successo.

domenica 4 aprile 2010

I manifesti elettorali.


Scritto da Marina Ripoli
I manifesti politici rischiano ormai di essere banali e poco coinvolgenti. Non è il caso dei manifesti del candidato alle elezioni regionali pugliesi, che considerata la forza del brand image Nichi Vendola, avrebbe potuto evitare un ulteriore sforzo comunicativo per questa sfida elettorale. Infatti, al contrario di ciò che si potrebbe pensare, quanto più forte è il “prodotto”, e quindi la sua notorietà, tanto maggiore deve essere lo sforzo pubblicitario per mantenere il posizionamento e costruire nuovo valore. Non è semplice creare ogni volta, ad ogni campagna, l’ennesima “variazione sul tema”, cioè una nuova occorrenza del brand Vendola. L’attuale campagna risulta molto interessante perché mette in gioco una curiosa dicotomia tra un livello di lettura apparentemente immediato e un livello testuale più complesso. Ciò che si percepisce subito è la parte iconica del manifesto. “Diversamente” dai tradizionali manifesti, non ci sono foto, né ritratti del candidato, ma semplicissime icone in alto a sinistra e sullo sfondo in trasparenza. Le icone (dal greco eikón “immagine”), secondo la terminologia semiotica, sono segni motivati analogicamente/intenzionali, ossia basati sulla similarità di forma o struttura e sulla riproduzione delle proprietà dell’oggetto designato. Le icone dei manifesti, però, diventano un interpretante simbolico degli ambiti d’intervento dell’Amministrazione Vendola negli ultimi 5 anni (sole=energia; lampadina=giovani talenti). Abbiamo già detto che le icone sono poste in alto a sinistra nello spazio del manifesto. Ciò significa che secondo la legge della percezione l’osservatore vede prima l’icona e, successivamente, completa la lettura del messaggio spostando lo sguardo verso destra e verso il basso. Ciò implica che la funzione simbolica svolta dalle icone viene chiarita attraverso la headline poetica e completata con il body copy informativo (es. -20% perdite). I tre elementi raggiungono la loro sintesi nel nome Vendola e nello slogan “La poesia è nei fatti”. Il percorso percettivo si conclude con la messa a fuoco dello sfondo a tinta unita tappezzato dalle iconcine progettate per la campagna. I colori sono freschi, solari, le forme arrotondate, dolci. Il noto modello della comunicazione di Jakobson illustra la funzione poetica come la valorizzazione delle risorse linguistiche utilizzate per potenziare il significato di un messaggio. In altri termini anche uno slogan pubblicitario svolge una funzione “poetica”, se per questo intendiamo l’atto di attribuire un valore connotativo ad un discorso puramente funzionale. E qui la connotazione la fa da padrone: i versi ottonari delle filastrocche, le rime baciate e/o alternate, assonanze e consonanze, serio e faceto. Un messaggio articolato dunque, eppure dall’impatto semplice e immediato. “Vendola in questi 5 anni si è occupato della Puglia, ne ha avuto cura, ci ha messo il cuore e ha risposto alle istanze della regione con i Fatti…altro che poeta!?!”… L’elettore non percepisce in maniera invasiva questi manifesti, li accoglie con un sorriso ed allo stesso tempo incamera le informazioni necessarie per prepararsi al voto. Complimenti agli ideatori della campagna, che con astuzia hanno saputo giocare sul candidate concept e soprattutto su ciò che si dice contro il candidato. Trasformare le minacce in opportunità è l’asso nella manica di una strategia vincente.

Oggi, produrre e creare sono la stessa cosa.


La filosofa Judith Revel, nel suo libro "La potenza creativa della politica, la potenza politica della creazione", in modo estremamente chiaro pone, tra gli altri, il problema del rapporto tra creazione, produzione e riproduzione. Il terreno comune va trovato, per l’autrice, nella sperimentazione, intendendo sia l’arte che la politica come campi di sperimentazione. Se, storicamente, questi tre campi vengono definiti come eterogenei, bisogna registrare il superamento di tale separatezza tra creazione artistica, produzione economica e generazione e nello stesso tempo assumere la consapevolezza che, quando parliamo di riproduzione, stiamo parlando non solo della mera sfera biologica, ma di creazione dell'essere. Tenendo presente che nulla accade fuori dalla storia, Revel individua tale mutazione nel passaggio da un’economia dei beni materiali ad un’economia cognitiva, dove “cognitivo” identifica per l’appunto la nuova natura del lavoro, delle fonti di valorizzazione. Difatti “non si tratta di affermare che l’arte è stata definitivamente assorbita dal mercato e svuotata delle sue specificità. Bisogna, invece, capire che, oggi, produrre e creare sono la stessa cosa” (p. 49). Di questo il marketing deve tenerne conto.

lunedì 22 marzo 2010

Franco Metta incuriosisce molto ma convince poco.


Mancano pochi giorni alla fine della campagna elettorale di queste amministrative. Tentiamo di fare un'analisi. A Cerignola sono cinque i candidati alla carica di sindaco. Giannatempo, Tonti, Bufano e Monopoli, dal punto di vista del marketing e della comunicazione sia politica che elettotale non sono classificabili, in quanto non si vedono le minime tracce di alcuna strategia. Ancor meno i candidati al consiglio comunale. Manifesti, volantini e quant'altro sono di una banalità e di un'ovvietà disarmante. Messaggi privi di significativo contenuto. Tutti uguali e tecnicamente malfatti. Soldi sprecati e tanta immondizia per le strade. Positiva la presenza di tanti giovani, ma privi di idee e della capacità di sperimentare i nuovi mezzi di comuncazione. Mezzi comunicativi che hanno bisogno di essere supportati da creatività e fantasia, senza le quali non riesci a differenziarti dagli altri. Il risultato è l'omologazione che rende tutti uguali e non spinge gli elettori a scegliere. Vinceranno, anche questa volta, quelli che sapranno usare la vecchia ed efficace arma delle promesse ad personam.
Discorso a parte merita Metta. Credo che la sua campagna elettorale sia stata costruita a tavolino da un'agenzia specializzata di spindoctors. Se così non fosse bisogna dargli atto di avere avuto intuito e di essere un buon comunicatore. Non ci volevano particolari doti per capire che il cerignolano era deluso e stanco della politica di destra e di sinistra (quella di centro da noi non ha mai avuto sufficiente peso). E' stato bravo a sganciarsi dai meccanismi partitici ed a proporsi al momento giusto al ceto più popolare, adottando il loro stesso linguaggio, facendo affidamento sul passaporola e sul contagio virale della comunicazione. Successivamente ha saputo coinvolgere i govani con lo slogan più riuscito: s'ò fè. Ha saputo differenziare gli avversari e dipingerli come incapaci, privi d'idee, amorfi, in malafede, ma soprattutto vecchi. Ha esaltato la propria persona sminuendo gli altri, creando una contrapposizione fra due forze: bene e male, capaci ed incapaci, diritto e prevaricazione, verità e menzogna. Lui incarna i valori, gli altri i disvalori. Lui diventa un'eroe, gli altri dei vili. Grazie alla buona riuscita di questa prima fase della strategia, è passato alla successiva. Data dimostrazione della sua efficacia ed efficenza nel pianificare e condurre la campagna elettorale, queste due qualità le offre in garanzia per quando amministrerà il paese. Adesso gli manca la terza parte della sua strategia, la più difficile e complicata: convincere gli elettori a recarsi ai seggi per votarlo, ma soprattutto votare i suoi candidati consiglieri che sono inversamente proporzionali alle sue capacità. Il tempo stringe e quest'ultima parte non si percepisce e non si vede.
Dopo l'analisi azzardiamo un'ipotesi. Proprio in virtù della convinzione che la terza parte della strategia o manca o stenta a decollare, difficilmente potrà sperare di vincere al primo turno. E' più probabile che andrà al ballottaggio, presumibilmente con Tonti che potrebbe farcela per due ragioni: primo per lo zoccolo duro di chi vota a sinistra ed in secondo luogo per la spinta propulsiva di Vendola e della Gentile. In fase di ballottaggio condizionante e determinante sarà l'esito delle regionali. Nel caso, prevedibile, della vittoria del Presidente uscente e della buona affermazione della nostra concittadina, vice-presidente in pectore della prossima giunta regionale, credo che l'effetto trainante favorirà la vittoria di Tonti. Soprattutto perchè altre due settimane di martellante e violenta campagna elettorale di Metta potrebbero stancare l'elettore. A meno che lui (o la sua agenzia) evitando di apparire un camaleonte e trasformista, in maniera convincente, riesca a rasserenare gli animi per catturare anche il voto di tutti quegli elettori che preferiscono toni più moderati di quelli sino a questo momento messi in campo. L'impressione che ne traggo e che Metta stia tirando la volata a Tonti.

domenica 14 marzo 2010

I manifesti "diversi" di Vendola.


Lo studio pugliese FF3300 collabora alla creazione della campagna del candidato presidente: Alessandro Tartaglia, Carlotta Latessa e Nicolò Loprieno. In questa campagna si stanno sperimentando nuove formule di comunicazione politica. Importante è l'intelligenza ed il fiuto politico del candidato. Su questo concept l’agenzia Proforma ha curato i contenuti, il copy, e la strategia.
FF3300, insieme a Carla Palladino (una forza esterna allo studio) ha invece curato il “design della comunicazione”.
Quando si parla di design s'intende il sistema di icone, con il quale sono stati “sintetizzati” i concetti chiave; si è scritto un programma (con un linguaggio java-derivato) per trasformare l’immagine fotografica di Vendola in un ritratto composto dalle icone delle sue politiche; si è studiato una gamma cromatica che potesse “accompagnare con leggerezza” lo sguardo del cittadino, e soprattutto, si è stravolto l’usuale stereotipo delle campagne politiche, mettendo al centro della comunicazione la realtà, i fatti, l’informazione (e non le promesse, i punti di vista, e il populismo).
Se c’è un buon messaggio, basta comunicarlo con onestà e semplicità. Poi bisogna concentrarsi nello sviluppo di un visual vincente. I partiti politici italiani hanno tutti un grande problema di comunicazione. Si muovono su schemi semantici obsoleti, ignorano i social network, e non hanno la minima cura della propria immagine pubblica. Non serve studiare cinque anni per progettare la maggior parte delle campagne politiche in circolazione (probabilmente per noncuranza di chi le commissiona, o per scarsa educazione alla “buona comunicazione” oltre che alla “buona politica”).
Bisogna dare credito, valorizzare la cultura ed i giovani che approfondiscono lo studio della comunicazione. Vendola non è un politico come gli altri, e lo sta dimostrando.

lunedì 8 marzo 2010

Il mago Pidiello. Il virale entra in politica.

Tratto da Sasa Tomasello di Non Convenzionale.
Un video dal sapore virale, una parodia. “Il mago Pidiello legge e prevegge. E la crisi, te la fa passare!” è il titolo di questo spot realizzato dall’agenzia Proforma con la regia di Pippo Mezzapesa e prodotto da Vertigo Imaging.

domenica 7 marzo 2010

Scary burp! - Un rutto da far paura (a un drago)!


Tratto da Ombre Elettriche
Il marketing virale in Italia è ancora una metodologia di comunicazione in via di sviluppo, anche se gli utenti di internet, ormai una massa significativa da tutti i punti di vista, sono abituati da tempo alla fruizione di video virali ed all’utilizzo dei social network. Il pubblico sembra in questa fase più avanzato delle aziende, che sono costrette a rincorrere la veloce evoluzione comportamentale e psicologica del proprio potenziale mercato. L’impresa tradizionale si è progressivamente interessata al social network ed alle sue caratteristiche, dove sembra che una grande fetta di mercato si sia spostata. Le aziende più progredite hanno aperto blog e pagine su Facebook e Youtube, comunicano attraverso Twitter. Alcuni esempi significativi sono Webank , Feltrinelli, Coin , Fandango, Emmelunga, Volagratis , 3 Italia per citarne solo alcune.
C’è anche chi utilizza il linguaggio del video e la sua conseguente diffusione nel social network. Il video resta senza dubbio una delle forme più attraenti e spettacolari, nonché efficace. Un modello è questo video realizzato dal Ninja Lab nel 2008 per un nuovo marchio di birra, Golden Fire, della Heineken. Il Ninja Lab è un laboratorio specializzato proprio nell’analisi e lo sviluppo del linguaggio non convenzionale, e per questo può servire da esempio di applicazione in linea con i concetti. Ecco alcuni elementi che strutturano il video e che possono indicare una traccia delle componenti definibili virali. Situazione tipica, condivisibile e quotidiana, in questo caso, per contestualizzare il prodotto, il pub dove degli amici si ritrovano e dove uno di essi cerca di “imbroccare” una ragazza avvenente. La condizione permette di inserire l’elemento erotico ed attrattivo, anche se in un contesto normale, abituale e non specifico come in altri casi. La camera a spalla segue l’azione, come per dare dinamica e quel carattere realistico, che si può incontrare anche in video amatoriali. All’esterno la condizione normale si trasforma improvvisamente in straordinaria. Il primo evento è il drago che esce dallo strano uovo fuori contesto, elemento utilizzato per le azioni di ambient marketing della stessa campagna, proietta in un ambito surreale, magico, filmico ed immaginario, un immaginario usato, conosciuto, che fa parte della memoria collettiva ed individuale proveniente dall’infanzia, un simbolo riconosciuto e riconoscibile con tutte le sue implicazioni. A questo punto, nel secondo evento, la chiave di volta trasgressiva. Dopo la sorpresa di una situazione irreale, la sorpresa della trasgressione: il rutto gigantesco con cui la ragazza abbatte il drago. Elemento, questo, normalmente inibito dalle regole dei rapporti pubblici e di conseguenza nella comunicazione commerciale. E’ immediato il richiamo all’assunzione di birra, ma anche ad un comportamento maschile che qui, invece, in modo singolare, vede l’esecuzione al femminile. Trasgressione nella trasgressione, ma anche rappresentazione della realtà, in quanto tra amici e nell’intimità il rutto può essere normale.

mercoledì 3 marzo 2010

VIDEO_bestupid_sanremo.mov

L'ultima campagna non convenzionale di Diesel fatta a Sanremo durante il festival di quest'anno.

sabato 27 febbraio 2010

corso di marketing

Kotler non potrebbe spiegarlo meglio.

domenica 21 febbraio 2010

Pubblicità progresso.



“Il fumo a lungo termine danneggerà le relazioni coniugali“.
Il ministero della Sanità egiziano ha adottato quest'arma contro il fumo: una etichetta grafica che, su ogni pacchetto di sigarette venduto nel Paese, mostra una sigaretta piegata a simboleggiare uno dei potenziali danni indotti dalla dipendenza dal tabacco: l’impotenza.
La campagna pubblicitaria, in un paese conservatore come l'Egitto, poichè tocca un argomento così delicato come il sesso, non è stata accolta favorevolmente. E ’stata una mossa audace di un governo ansioso di arginare un fenomeno in crescita. Ottenere un piccolo risultato, a volte però, giustifica una grande sfida. L’Egitto, infatti, è il più grande consumatore di tabacco nella regione araba.

sabato 20 febbraio 2010

Faceboock misura i candidati.



On line è accessibile uno strumento semplice ed oggettivo per conoscere in tempo reale la popolarita’ dei candidati sul web. E’ sufficiente digitare l’indirizzo www.regionalisufacebook.it per accedere ad un’applicazione che permette di confrontare la popolarita’ su Facebook delle varie coppie di aspiranti alla guida delle Regioni.
A mettere a disposizione questo tool e’ Seolab , societa’ torinese. ‘’L’uso dei blog e dei social network - dice Luca Russo, ad dell’azienda torinese Seolab specializzata in Search Engine e Social Media Marketing che mette a disposizione questo tool- si era timidamente affacciato nel modo politico italiano quattro anni fa, poi Barack Obama ha dettato la svolta, facendo del web 2.0 uno strumento importantissimo della sua campagna di comunicazione. Ora anche la maggior parte dei politici italiani ha capito che non si puo’ prescindere da blog e social network come strumenti strategici di comunicazione. D’altra parte questi mezzi consentono agli elettori di divenire parte attiva della campagna elettorale, come dimostra la continua creazione di gruppi pro e contro l’elezione dei vari candidati”.
L’esperimento permettera’ anche di confrontare, al termine della campagna, i dati di popolarita’ misurati in rete con gli esiti dei tradizionali sondaggi, nonche’ con i risultati elettorali definitivi.

domenica 14 febbraio 2010

L’importanza del Marketing non convenzionale.



Di Tiziano da L'Ippogrifo
Secondo una ricerca condotta di recente negli Stati Uniti, solo il 14% dei consumatori si fida della pubblicità, il 54% evita di acquistare prodotti dei quali viene fatta un’eccessiva promozione e il 69% è interessato a prodotti/servizi che aiutino a bloccare la pubblicità.
Al contrario cresce l’efficacia di un marketing non convenzionale, che sfruttando le nuove tecnologie, internet in primo luogo, punta a coinvolgere i clienti per farli sentire protagonisti, stimolare la loro conversazione e innescare i meccanismi di diffusione virale. In questo modo le azioni di marketing non convenzionale consentono di ottenere risultati importanti, a costi ridotti rispetto alle azioni di marketing tradizionale.
Da un’indagine condotta lo scorso anno in Gran Bretagna in cui si chiedeva ai clienti quanto si fidassero dei diversi mezzi di comunicazione, è emerso che:
• circa il 90% dei clienti si fida ciecamente del passaparola;
• solo il 45% si fida dei messaggi pubblicitari trasmessi in tv.
Sono allora le azioni di marketing non convenzionale, virali e basate sul passa-parola, che possono aumentare l’efficacia commerciale e abbattere i costi della comunicazione.
Ecco un esempio in cifre:
Mangiabio di Despar è stato visto da 250.000 clienti in tre settimane e 3200 persone ne sono diventate fan su facebook; i prodotti biologici presenti sugli scaffali hanno visto un incremento di vendite a due cifre.

sabato 6 febbraio 2010

Comunicazione politica elettorale.



Il candidato del Pd, Nichi Vendola, comincia la sua marcia di avvicinamento alle elezioni ed alla campagna elettorale che verrà aperta ufficialmente il 13 febbraio, nello spazio 7 della fiera di Levante. Si preannuncia una campagna elettorale non del tutto tradizionale. Vendola farà uso della poesia e della filastrocca. “Se gli avversari della destra mi chiamano parolaio, incantatore, poeta, come se fosse un insulto, - ha detto Vendola - per questa campagna abbiamo scelto provocatoriamente proprio la poesia”. Alcuni degli slogan, di questa campagna, recitano in questo modo: “Non si può scavare il fondo del più bel mare del mondo» per dire no - viene poi spiegato in basso a sinistra - alle piattaforme petrolifere al largo della costa pugliese; «Col contratto co.co.pro. questo bimbo a chi lo do?”, “stabilizzati - si aggiunge sotto la rima - oltre 20.000 precari”; “Giù le mani dalla brocca: l’acqua è nostra, non si tocca!”; "Cambia l'aria tarantina con la legge antidiossina"; "Poche scorie via smammare! Disse il sole al nucleare". La campagna elettorale si concentrerà anche sul problema della sanità, come si apprende dalle parole di Vendola: “La sanità - promette Vendola - sarà il cuore della nostra campagna elettorale, diremo il bene e il male che abbiamo trovato, parleremo delle ombre e della esigenza di una bonifica del sistema sanitario che è un processo molto lungo”.
Vendola ha scelto di nuovo di puntare, come nel 2005, su presunti punti deboli, per poi capovolgerli in punti di forza.

Promuovere l'olio extravergine d'oliva italiano.



Il bando della Comunità Europea, per la promozione dell'olio extravergine d'oliva, recita: consolidare i vecchi consumatori e acquisirne di nuovi, aumentare i canali di distribuzione, promuovere l’uso del prodotto tra i più giovani, ottenere il supporto degli opinion leader e dei mezzi di comunicazione.
L'Italia non ha mai indicato le linee guida, le strategie di marketing per i diversi Paesi, le politiche di comunicazione. Si è limitata ad indicare a quali fiere avrebbe partecipato. Nessun accenno alle strategie di comunicazione verso gli stackolders ed opinion leader dei vari paesi.
Basterebbe guardare ciò che fanno gli altri. Ad esempio la Spagna: ogni paese, oggetto di promozione, riceverà un diverso messaggio a seconda degli obiettivi, oltre a strategie studiate ad hoc.
Gli spagnoli si focalizzeranno sul “prendersi cura della famiglia” attraverso una strategia emozionale, modernizzando l’immagine di un prodotto che ha già profonde radici culturali nel paese.
In Inghilterra, dove il consumo di olio di oliva non è quotidiano, il messaggio sarà associato ad uno stile di vita oltre che a pubblicità e a tour promozionali in tutto il paese. Per quanto riguarda Belgio, Olanda e Francia, dove l’olio di oliva è visto come ”caro però accessibile”, la Spagna adotterà lo slogan “Una vita da ricco va bene. Una vita di lusso è meglio” per associare gli oli di oliva al concetto che la salute non ha prezzo.
L’obiettivo finale è che in questi paesi l’olio di oliva diventi parte integrante dell’alimentazione di tutti i giorni, non più un ingrediente speciale per dare un tocco mediterraneo ad un piatto.
Se a questo si aggiunge che la Spagna ha portato a casa, per la campagna promozionale 2009, quasi 17 i milioni di euro, finanziati dall’Organizzazione Interprofessionale dell’Olio di Oliva al 47%, dall’Unione Europea al 40% e dal Ministero per un 13% e che l’Organizzazione Interprofessionale dell’Olio di Oliva rappresenta circa l’86% dei produttori, il 91% dei trasformatori/confezionatori, il 91 % del commercio interno e il 97% dell’export. L'Italia ha portato invece a casa nel 2009 un progetto da 3 mln di euro promosso e finanziato al 50% con fondi Ue, per il 20% dal Mipaaf e per il 30% da Unaprol, associazione che rappresenta 550mila produttori olivicoli rappresentati territorialmente da 71 associazioni provinciali. Dal confronto tra budget e forze in campo si capisce il perchè dei successi internazionali della Spagna e di contro la crisi del nostro prodotto.

“Salone del gusto e del vino mediterraneo 2010”.



First Media Group ltd, azienda inglese leader nell’organizzazione di grandi eventi internazionali è lieta di annunciare che dal 01 al 04 luglio 2010, nella splendida cornice barocca del Grande Salento in Lecce, con il patrocinio del comune di Lecce, presenterà l’expo internazionale “salone del gusto e del vino mediterraneo 2010”.
Il salone del gusto e del vino mediterraneo 2010 sarà dedicato alla promozione ed esposizione dei prodotti vinicoli ed agroalimentari dell’area mediterranea, inoltre ha l’obiettivo di proporre oltre ad un evento straordinario, una sinergia tra i grandi produttori ed i buyers internazionali. Il progetto rappresenta uno strumento per lo sviluppo dei territori mediterranei in relazione ai settori di riferimento, posizionandole come strutture all’avanguardia senza tralasciare le origini delle tradizioni locali. Inoltre vi sarà un calendario ricco di incontri, dibattiti, degustazioni enogastronomiche, conferenze e la prima edizione del concorso enologico internazionale “PRIMUS MEDITERRANEO” dove si assegneranno riconoscimenti alle migliori categorie di vini ed a tutte le aziende partecipanti.

venerdì 5 febbraio 2010

Marketing elettorale.



Stiamo per entrare nel vivo della campagna elettorale. I primi segnali che la battaglia è cominciata si sono percepiti dai manifesti elettorali 6x3 che sono apparsi ad ogni angolo della città. Possiamo subito dire che la comunicazione politica è deludente. Si può senz'altro affermare che l'affissione ha perso la sua capacità attrattiva e quindi la sua efficacia. Infatti i consulenti di marketing li sconsigliano. Fortunatamente li vedremo solo sino allla fine di febbraio. Certamente questo tipo di messaggio non si distingue per la sua creatività: sembrano fatti da principianti della comunicazione politica.

domenica 31 gennaio 2010

Per una campagna elettorale creativa, passionale e coraggiosa.

Che noia! Si comincia con i soliti manifesti elettorali che diventano sempre più grandi ma immensamente vuoti d'idee e proposte. Non sarebbe male introdurre un pò di marketing non convenzionale per rivitalizzare un pò l'ambiente. Come tutte le altre campagne elettorali anche in questa l'elemento comune a destra, centro e sinistra è la totale mancanza di creatività, passione e coraggio. Sarebbe il caso di dire che mancano cervello, cuore e fegato. Noi possiamo fornirli. Da un'idea di Der Doctor Guerrilla.

domenica 24 gennaio 2010

Valorizzare gli artisti in stile mediterraneo.



Scritto da:
Cristian D'Emilio (Dott. Magistrale in Marketing e Comunicazione per le Aziende, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo") for Experyentya

Nella mia Tesi di Laurea Specialistica, che ho realizzato con Fulvio Fortezza, mi sono occupato di un tema a me caro, perchè mi coinvolge in prima persona: la valorizzazione di artisti emergenti e, nella fattispecie, di cantanti e band musicali.
Il panorama musicale e discografico italiano è attraversato da fenomeni di profonda trasformazione, che riguardano sostanzialmente tutti gli attori coinvolti: ci sono nuovi canali e modalità di fruizione della musica, nuovi player e dinamiche competitive, ci sono gli effetti dirompenti del web. Sullo sfondo, i plus "sempre verdi" della musica, in tutte le sue forme e tipologie (più o meno raffinate, più o meno commerciali), fra cui, in particolare, il senso di libertà, la capacità di dare brividi ed emozioni oppure di rilassare, la capacità aggregante.
Nel nuovo scenario di riferimento, per i giovani artisti vi sono nuove soluzioni ed opportunità per presentarsi al pubblico, ovviando, almeno in parte, allo scoglio spesso insormontabile costituito dalle "barriere all'entrata" e dal potere contrattuale delle Case Discografiche.
Su questo blog si è già parlato del suggestivo caso Provvidenti e degli House Concerts; oggi vi presento Tao...
"Tao" significa percorso, viaggio. "Tao" ci spiega che l'importante non è la meta, ma, appunto, il viaggio. Valerio Zignoli, in arte Tao, ci racconta l'esperienza di un viaggio, la “Love Bus Experience”.
Nata dalla complicità tra il rock n' roll targato anni Settanta e lo spirito “on the road”, la "Love Bus Experience" è un ottimo esempio di fusione fra arte ed esperienza.
L'intento di Tao è di far conoscere la propria musica arrivando direttamente alle persone, senza nessun tipo di barriere tra pubblico ed artista, facendo di un semplice (ma “stiloso”) pulmino VolksWagen, reinterpretato in modo personale, un vero e proprio "palcoscenico ambulante".
La scorsa estate Tao ha toccato 150 piazze italiane, dando luogo ad un tour assolutamente unico nel suo genere. Questa particolare e coraggiosa scelta ha riscosso un successo incredibile, al punto da fruttare all'artista al MEI 2008 il premio per la novità assoluta del modello distributivo musicale proposto.
La “Tao Love Bus Experience” ha già fatto il giro dei principali quotidiani nazionali ed ha catturato l'attenzione e l'interesse di VolksWagen (sarebbe stato stupido non cogliere la palla al balzo...) e di Red Ronnie, che hanno ospitato Tao ed il suo "Love Bus" in concerto nel loro stand per tutta la durata del Motor Show. Le performance sono state mandate in onda da Rai 1, Canale 5 (Striscia la Notizia), Italia 1, Sky e da svariate Tv regionali.
Mentre aspettate che Tao arrivi anche nella piazza della vostra città o paese, fate un giro su Youtube e digitate: “Tao Love Bus Experience”.
Cosa dire... Mentre negli Usa stanno chiudendo uno ad uno gli Store di dischi più famosi ed importanti, qualcuno in Italia riesce a valorizzare in maniera autentica ed originale le proprie capacità artistiche, puntando su creatività e relazioni umane, in pieno stile e spirito "mediterraneo"...

sabato 23 gennaio 2010

Cos'è il Dropship?




Il dropship è una tecnica di vendita che permette di realizzare un negozio e-commerce senza capitale di start up e senza magazzino o infrastruttura logistica. Il dropshipper è colui che vende al dettagliante mentre il cliente finale riceve la merce senza sapere che non è il dettagliante ad avergliela venduta. Il dropshipper ossia colui che si occupa materialmente di spedire i prodotti ai clienti finali è il grossista, mentre il dettagliante si occupa solo di vendere e gli gira gli ordini ovviamente trattenendosi un profitto. Questo significa non avere ne problemi di spedizioni, ne rimanenze di magazzino, ma sopratutto significa non dover avere un capitale di start up per iniziare a vendere.Si apre uno o piu negozi online e in pochi guiorni si è in grado di iniziare a vendere!
In Italia questo fenomeno è poco diffuso. I tempi sono maturi.

venerdì 8 gennaio 2010

Toscani processa la Comunicazione.

Oliviero Toscani, neo candidato alla presidenza della regione Toscana, in questo video, efficacemente mette a nudo ciò che non va nel marketing e nella comunicazione dei nostri giorni. Speriamo che finalmente si capisca e si cambi . Speiamo anche che possa farcela a diventare Governatore della Toscana. Così come nella Comunicazione ha portato una ventata di idee nuove, sicuramente anche in politica sarà un innovatore. In bocca al lupo Oliviero.


sabato 2 gennaio 2010

Macchiavelli, il primo Spindoc.

Le elezioni regionali sono vicine. Mancano poco più di due mesi e non sappiamo ancora chi saranno i candidati alla presidenza della regione Puglia, nè le coalizioni che li sosterranno. Ciò non depone certamente a favore dei leader locali e nazionali, e fa presagire che le scelte potrebbero rivelarsi le meno opportune. Al di là di queste considerazioni personali, la riflessione che mi premeva fare è che in Italia la figura dello Spindoc sia arrivata così in ritardo rispetto agli altri paesi, in particolar modo quelli anglossassoni, nonostante il primo consulente politico della storia sia stato l'italiano Macchiavelli. Cinque secoli fa formulò forse la più efficace definizione di marketing politico: «Niente procura tanta stima ad un principe quanto il fatto di compiere grandi imprese e di fornire un’eccezionale immagine di se stesso. […] Un principe deve soprattutto sforzarsi di dare un’immagine di uomo grande e di ingegno eccellente. […] Deve anche, nei momenti opportuni dell’anno distrarre il popolo con feste e spettacoli» (tratto da Il Principe).