Non siamo persone pensanti che si emozionano, ma siamo persone emotive che pensano. Il neuromarketing da la possibilità di misurare le emozioni direttamente come ad esempio se le etichette che abbiamo progettato sono efficaci a stimolare il consumatore medio, se il sito internet è accattivante e cattura l'attenzione del visitatore, se le foto scelte per la campagna pubblicitaria attraggono il cliente e così' di seguito.
Anche la scelta dei caratteri stimola le nostre percezioni. La comunicazione può guidare la percezione e stimolare i gusti. In questo il neuromarketing aiuta il marketing. Interessante lo studio fatto dalla professoressa di marketing tedesca Hilke Plassmann sull'effetto del prezzo sulla percezione di bontà di un vino. Lo stesso vino venduto a 5 e 50 euro viene giudicato in maniera completamente diversa dal consumatore. Infatti l'analisi dell'elettroencefalogramma rivela che l'assaggio di un vino venduto a prezzo più alto attiva le aree del cervello che trasmettono piacere.
Anche la scelta dei caratteri stimola le nostre percezioni. La comunicazione può guidare la percezione e stimolare i gusti. In questo il neuromarketing aiuta il marketing. Interessante lo studio fatto dalla professoressa di marketing tedesca Hilke Plassmann sull'effetto del prezzo sulla percezione di bontà di un vino. Lo stesso vino venduto a 5 e 50 euro viene giudicato in maniera completamente diversa dal consumatore. Infatti l'analisi dell'elettroencefalogramma rivela che l'assaggio di un vino venduto a prezzo più alto attiva le aree del cervello che trasmettono piacere.