Il marketing mediterraneo utilizza gli “eventi mediterranei” per valorizzare i "luoghi" di un territorio (soprattutto dei centri minori), in quanto consente di:
catalizzare risorse, non soltanto finanziarie;
sviluppare le potenzialità dell’area, con vantaggi anche di lungo periodo, secondo logiche di “sostenibilità” e di creazione di valore in senso relazionale ed allargato per la comunità ospitante, anche rafforzando legami, spirito di appartenenza e meccanismi di coesione.
Importante è identificare un simbolo, d'immediata efficacia comunicativa, applicare una serie di varianti e manifestazioni e definire un “tema centrale dell’esperienza”, che ne diventa l’emblema ed il collante.
Il coinvolgimento popolare verso l'evento deve diventare molto forte (questo è uno degli aspetti centrali dell'evento mediterraneo), sia in termini di partecipazione all’evento che di organizzazione. Nell’organizzazione la Comunità rafforza e preserva le proprie tradizioni (dai codici comportamentali e di comunicazione, alle realizzazioni artigianali, alle ricette gastronomiche), a tutto vantaggio della coesione. E’ anche interessante il coinvolgimento attivo degli operatori turistici del territorio. C’è quindi consapevolezza della valenza strategica dell’evento e del suo ruolo nella creazione di valore per il territorio e per i singoli operatori economici coinvolti.
Un aspetto molto interessante è che per come è stato progettato, per come viene realizzato e per i risultati conseguiti, questo evento – assieme al “sistema” che lo sorregge – diventa strumento interessante per caratterizzare e promuovere l’intero territorio, perché coerente con l’identità di quei luoghi e con la loro tradizione.
Insomma bisogna creare un caso di eccellente valorizzazione di un territorio, che viene riconosciuto come "luogo", come centro vitale e nevralgico per relazioni, significati, valori e valore. E gli effetti, sapendo gestire bene il tutto, non sono solo di breve periodo. E' in quest'ottica che vanno valutati questi eventi.
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