Gli Italiani dicono addio al ristorante e preferiscono lo street food. Il cibo di strada è stato consumato nel 2013 da ben 35 milioni d'italiani. Il sondaggio on line è stato fatto dalla Coldiretti.
Un'alternativa low cost alla crisi dei ristoranti che concilia l'esigenza del risparmio con la voglia di mangiare fuori casa, alla scoperta dei territori e dei suoi prodotti tipici.
Il 45% degli italiani preferiscono il cibo locale che va dalla piadina agli arrosticini fino agli arancini. Il 24% predilige il cibo internazionale come gli hot dog e solo il 4% sceglie il cibo etnico come il kebab.
In Italia il cibo di strada vanta una tradizione millenaria con le sue numerose specialità: gli arancini siciliani, la piadina romagnola, le olive ascolane, la polenta frittata veneta, i filetti di baccalà alla romana, le focacce liguri, il pesce fritto delle diverse località di mare, i panini ripieni con le tipiche farciture locali che vanno dai salumi ai formaggi e la famosa porchetta veneta.
Non possono mancare i dolci come i cannoli siciliani e le famose crostate casalinghe.
Non mancano le novità come la frutta e la famosa fetta d'anguria.
Essendo il cibo di strada legato alle tradizioni culinarie del territorio non è soggetto alle influenze delle mode gastronomiche ed alla distorsione delle ricette tipiche.
Il fenomeno dello street food ha radici profonde che risalgono ai tempi dei romani dove la popolazione era solita gustare i pasti in piedi in locali all'aperto e per strada.