Il Mediterraneo diventerà un’area di libero scambio tra le più grandi del mondo. Il Mezzogiorno diventerà baricentro del Mediterraneo e piattaforma proiettata sul mare. E' l'occasione per ripensare al nostro stile di vita, sistemi di valore, capacità di comunicare e creare nuove economie.
domenica 7 agosto 2011
CreaMed della regione Abruzzo.
"L'Abruzzo è la porta naturale per i Balcani e può rappresentare un esempio dentro il sistema Italia per rafforzare il processo virtuoso che abbiamo intrapreso con l'area mediterranea in una logica di Poli di innovazione e contratti di rete". Quello della vocazione naturale della nostra regione è uno dei passaggi dell'intervento del vice presidente della Giunta e assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, al seminario sul tema "Reti di impresa e Poli di innovazione" svoltosi all'hotel Serena Majestic di Montesilvano. Nella circostanza, il gruppo di lavoro della Regione ha presentato il progetto CreaMed, finalizzato alla promozione della creatività e dell'innovazione nell'area del Mediterraneo come elementi chiave per lo sviluppo sostenibile regionale. "Creatività significa capacità delle piccole imprese di sviluppare la propria attività a partire da un'idea innovativa, dalla creazione di aderenze culturali con il territorio e di legami solidi con i consumatori. In molte zone del Mediterraneo il tessuto economico è composto prevalentemente da imprese di piccole e medie dimensioni, spesso a conduzione familiare. Nel proporsi sul mercato al fianco della grande industria, la loro unica possibilità di sopravvivenza è quella di differenziare la propria offerta e la propria strategia commerciale. Il "marketing mediterraneo" è diverso da quello tradizionale e si basa su un prodotto di qualità che racchiude al suo interno una storia, cioè un valore aggiunto che nasce dal legame con il territorio. Castiglione ha poi spiegato che la Regione ha sempre avuto una spiccata sensibilità verso la sinergia mediterranea per creare le condizioni affinché le realtà abruzzesi possano agganciare il treno della competitività nell'ambito della globalizzazione dei mercati. In chiusura del suo intervento, il vice presidente ha fatto riferimento al significativo espediente linguistico delle tre T che hanno chiamato in aiuto le tre S, del sociologo americano Richard Florida. "La T di talento ha bisogno della S di scuola per crescere, la T di tolleranza per misurarsi con la realtà quotidiana non può fare a meno della S di solidarietà, infine la T di tecnologia ha abbandonato la deriva tecnocratica e ha incontrato la S di società per aumentare in modo esponenziale la sua efficacia".
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