sabato 7 novembre 2009

La creazione di un marchio del Mediterraneo

di Federica Lanferdini
E' la proposta avanzata dal presidente dell'Associazione delle Camere di Commercio del Mediterraneo, Murat Yalcintas, in apertura della III Settimana dei leader economici inaugurata il 2 novembre a Barcellona, alla quale hanno assistito oltre 300 imprenditori, rappresentanti di istituzioni economiche e di 150 aziende dell'area mediterranea.
L’ultima proposta in tal senso è venuta pochi giorni fa da Mauro Maccauro, presidente dei Giovani Imprenditori della Campania: “Sarebbe il primo passo per determinare una politica di cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo. Immagino anche un’offerta turistica integrata che promuova i paesaggi e la storia di un bacino attivo da qualche millennio”.
Nell'inaugurare l'importante incontro il presidente della Camera di Commercio di Barcellona, Miquel Valls, ha evidenziato i temi nell'agenda: l'integrazione dei Paesi del Mediterraneo, il ruolo delle donne imprenditrici e la promozione di programmi nei settori tessile, delle finanze, dell'automobile e delle infrastrutture. Ed ha sottolineato il ruolo del settore privato nella costruzione di uno spazio comune del Mediterraneo, evidenziando al contempo l'importanza della scelta di Barcellona come sede del Segretariato permanente dell'Unione per il Mediterraneo.
Da parte sua, il direttore delle relazioni istituzionali della Banca Europea di Investimenti, Ioannis Kaltsas, ha ricordato che la BEI appoggia l'Unione per il Mediterraneo con circa 140 progetti nell'area e oltre 10.000 milioni di euro in investimenti. Il direttore dell'Istituto europeo per il Mediterraneo (IEMed), Senen Florensa, ha rilevato una "debole convergenza", a partire dal 2002, fra i Paesi del nord e del sud del Mediterraneo, grazie al fatto che questi ultimi hanno raggiunto per la prima volta una stabilità macroeconomica e ricevono più investimenti stranieri rispetto agli anni scorsi. Fra le sfide future dell'Unione per il Mediterraneo, sottolineate dal responsabile degli affari economici e finanze della co-presidenza francese dell'UpM, Julien Aubert, la creazione della Banca del Mediterraneo, che finanzi progetti educativi e sociale e la creazione di spazi di formazione aperti.

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