sabato 6 febbraio 2010

Comunicazione politica elettorale.



Il candidato del Pd, Nichi Vendola, comincia la sua marcia di avvicinamento alle elezioni ed alla campagna elettorale che verrà aperta ufficialmente il 13 febbraio, nello spazio 7 della fiera di Levante. Si preannuncia una campagna elettorale non del tutto tradizionale. Vendola farà uso della poesia e della filastrocca. “Se gli avversari della destra mi chiamano parolaio, incantatore, poeta, come se fosse un insulto, - ha detto Vendola - per questa campagna abbiamo scelto provocatoriamente proprio la poesia”. Alcuni degli slogan, di questa campagna, recitano in questo modo: “Non si può scavare il fondo del più bel mare del mondo» per dire no - viene poi spiegato in basso a sinistra - alle piattaforme petrolifere al largo della costa pugliese; «Col contratto co.co.pro. questo bimbo a chi lo do?”, “stabilizzati - si aggiunge sotto la rima - oltre 20.000 precari”; “Giù le mani dalla brocca: l’acqua è nostra, non si tocca!”; "Cambia l'aria tarantina con la legge antidiossina"; "Poche scorie via smammare! Disse il sole al nucleare". La campagna elettorale si concentrerà anche sul problema della sanità, come si apprende dalle parole di Vendola: “La sanità - promette Vendola - sarà il cuore della nostra campagna elettorale, diremo il bene e il male che abbiamo trovato, parleremo delle ombre e della esigenza di una bonifica del sistema sanitario che è un processo molto lungo”.
Vendola ha scelto di nuovo di puntare, come nel 2005, su presunti punti deboli, per poi capovolgerli in punti di forza.

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