sabato 10 maggio 2008

Guerrilla Marketing

Coniata dal pubblicitario statunitense Jay Conrad Levinson per indicare una forma di promozione pubblicitaria non convenzionale e a basso budget ottenuta attraverso l'utilizzo creativo di mezzi e strumenti aggressivi che fanno leva sull'immaginario e sui meccanismi psicologici degli utenti finali. Levison identifica alcuni principi che rappresentano le linee guida del guerriglia marketing:
  • Il guerriglia marketing è uno strumento adatto agli imprenditori che non dispongono di grandi budget
  • Il metodo si basa sulla psicologia degli individui anziché sulla loro esperienza e capacità di giudizio
  • L'investimento nel guerriglia marketing si basa sul tempo, l'energia e l'immaginazione anziché sul denaro
  • Il metodo per misurare gli affari realizzati attraverso il guerriglia marketing è in termini di profitto anziché di vendite
  • Inoltre, il metro di giudizio è determinato dal numero di nuove relazioni instaurate ogni mese
  • È necessario creare uno standard di eccellenza realizzato attraverso focus specifici anziché diversificare l'offerta con diversi prodotti e servizi
  • Anziché concentrarsi sull'acquisizione di nuovi acquirenti, puntare a incrementare il numero di accordi commerciali con acquirenti esistenti
  • Dimenticare la competizione e concentrarsi sul modo di cooperare con altre tipologie di affari
  • Il guerriglia marketing deve essere sempre una combinazione di diversi metodi di marketing In Italia, è entrato nei primi anni del duemila, spinto dalla ricerca di nuove applicazioni dei sistemi di media hoax già sperimentati. Nacque a Roma la prima organizzazione italiana che ha tentato, con successo, di applicare sistemi di marketing così audaci al business.

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